Il motore elettrico é costruito dalla startup tedesca Deep Drive, un doppio rotore a flusso radiale disponibile in tagli di potenza da 18, 150 e 180 chilowatt, col primo operante a 54 volt di tensione che punta a muovere veicoli leggeri a uso urbano e gli altri due, operanti a una tensione di 420 volt che invece puntano a equipaggiare veicoli destinati all’ampio raggio.
Caratteristica principale di entrambe le unità le forme fra il discoidale e i cilindrico che hanno spinto Bmw e Continental a valutare la possibilità di stringere una partnership strategica con DeepDrive per sviluppare per creare un’unità combinata atta a essere installata all’interno di una ruota e in grado di fungere sia da propulsore sia da freno. L’obiettivo è quindi quello di dar vita a un sistema integrato che mediante un’unica unità assolva a più funzioni permettendo anche di rivedere ex-novo gli attuali layout costruttivi delle vetture.
Bmw, Continental e DeepDrive: l’unione fa la forza
Utilizzando pacchi batteria inseriti nei pianali ed eliminando gli ingombri rappresentati dai motori elettrici e dai loro gruppi di servizio di fatto si libera completamente l’intera area di proiezione del veicolo a terra rendendola disponibile per il carico, sia esso costituito da merci o persone.
La ruota-motore-freno può inoltre dar luogo senza grosse complicazioni a forme di trazione semplici e integrali che in ogni caso non necessitano di differenziali potendo pilotare le velocità di rotazione e le coppie motrici per via vettoriale. Al momento una serie di prototipi sono in fase di testing e il freno è azionato per via idraulica.
L’obiettivo però è quello che eliminare anche tale azionamento a favore di un più semplice e leggero azionamento elettro-meccanico, sistema che assieme alla versione definitiva della ruota-motore-freno proponendola dal 2026 in poi in dimensioni che partiranno da un diametro minimo di 18 pollici.
Titolo: Bmw, Continental e DeepDrive uniti per l’elettrico
Autore: Redazione